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06-11 -2022 Nota Tecnica



 

Un autunno strano: caldo e con discrete quantità di pioggia, campi molto più verdi del solito, un perdurare si piccole fioriture, niente di eclatante ma il traffico alle porticine degli alveari, nelle ore di sole, è rimasto sempre molto attivo. Le temperature minime di questo mese sono oscillate intorno ai 10 gradi e solo nella mattina di sabato 5 novembre la minima è scesa a 4 gradi. Il sole rimane caldo e le temperature gradevoli. 
Le buone scorte, un flusso discreto e costante di nettare e polline, le condizioni climatiche, una presenza di Varroa che sembra un po’ sopra la media degli ultimi anni, sono tutti fattori che possono indurre gli alveari a prolungare la presenza di covata o, addirittura ad uscire dal “blocco di covata” quelli che già vi erano. Inoltre è prevista, per la prossima settimana, un ondata di caldo ancora sopra la media del periodo.
E’ poco opportuno ora, prima di effettuare il trattamento invernale, fornire dell’alimentazione. E’ bene evitare di contribuire, con tale operazione, all’uscita dal “Blocco di covata” o a prolungare la presenza di covata. In particolare è assolutamente sconsigliato l’uso dello sciroppo poiché è l’alimentazione stimolante per eccellenza.
Alcune figure tecniche di riferimento consigliano di abbinare il trattamento invernale con l’alimentazione poiché in questo modo si fornisce lo stimolo alle api di una maggior mobilità all’interno del glomere e aumenta l’efficacia del trattamento. Belletti attribuisce una maggior efficacia del trattamento di circa il 20% con questa pratica. Date però le condizioni climatiche del periodo e di quanto detto in premessa, credo che quest’anno le api siano già sufficientemente stimolate dalle condizioni ambientali e quindi non sia opportuno correre il rischio di avere covata invernale nei nidi. Non solo per il maggior consumo e dispendio di energie da parte degli alveari ma anche per avere la possibilità, in caso di emergenza di poter effettuare trattamenti con il sublimatore. E’ questo un aspetto importante, in una annata dove la Varroa sembra essere presente in modo piuttosto rilevante.
Ribadisco infine quanto già espresso nella precedente nota tecnica: appena constatate che la maggior parte degli alveari sono in blocco di covata effettuate il trattamento invernale concordando le date con gli apicoltori vostri vicini. Quest’anno si corre il rischio che tra fine novembre e dicembre riprendono le covate.
GP