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17-07-2023 Nota tecnica



La stagione produttiva può dirsi conclusa. Le recenti piogge hanno permesso però la presenza di una discreta fioritura che fornisce alle api ancora una moderata raccolta. In alcune zone c’è probabilmente anche un po’ di melata a sostenere l’attività delle api con ancora maggior significatività. Il volo delle api per quanto non sia teso è ancora abbastanza sostenuto e gli alveari non stanno ancora facendo “la barba”.

I continui “stop and go” che si sono verificati quest’anno, hanno probabilmente spinto gli alveari a immagazzinare più scorte nei nidi: una situazione sicuramente positiva che dovrebbe permettere loro una certa autonomia dal punto di vista alimentare. Probabilmente solo le famiglie che hanno prodotto maggiormente avranno la necessità di un controllo attento delle loro scorte ma complessivamente la situazione dei nidi sia per scorte che per covate sembra essere ottimale.

In questo periodo si stanno togliendo i melari; il miele prodotto è il frutto del lavoro che le api hanno compiuto in circa 20 – 25 giorni; una raccolta così concentrata nel tempo (e, per altro, ormai pressoché insperata) non ha dato modo agli alveari di rielaborare il raccolto in modo perfetto per cui in molte zone si dovrà ricorrere al deumidificatore e comunque prestare la massima attenzione ai locali dove si depositano i melari in attesa della smielatura affinché l’umidità dell’aria sia la più bassa possibile.

Complessivamente, come detto, le covate sono ancora belle per la presenza  di una minima importazione, “regalo” delle recenti piogge che hanno allontanato la siccità tipica del periodo. Preoccupano invece le virosi delle api adulte, diffuse un po’ in tutti gli alveari e con un numero di api coinvolte, almeno nei miei, come non mi era mai capitato di vedere. Inoltre sono Virus di diversi tipi: da quello della “paralisi acuta”, alle “ali deformi” e infine quello detto comunemente “mal di maggio”.