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17/04/2024 - Nota tecnica



È arrivato il segnale tanto atteso.

Questa mattina in località Santa Caterina nel comune di Gordona, sono state osservate le prime acacie fiorite già visitate da api e da bombi.

Ovviamente, sono solo le prime avvisaglie della fioritura imminente che, come specificano Sergio Folladori e Francesco Pozzi, gli apicoltori chiavennaschi autori della segnalazione, la fioritura è conclamata solo su un 2% delle piante di Robinia pseudo acacia. È però un dato significativo che indica che le api stanno già bottinando: in genere la “montata” del nettare avviene dopo qualche giorno ed è molto influenzata dalle temperature notturne. Pochi anni fa avevamo avuto la beffa di vedere una discreta, anzi una bella fioritura, ma senza nettare perché le notti erano troppo fredde.

Questa fioritura è la delizia degli apicoltori, ma anche la loro croce.

Il miele di acacia è molto apprezzato dai consumatori (in particolare dai bambini) per il suo sapore molto delicato, quasi neutro, molto dolce. Nelle aree prealpine vocate a questa produzione, si poteva raggiungere, nei decenni passati, anche quantitativi eccezionali ad arnia, data l’estrema abbondanza di piante e il suo notevole potenziale mellifero.

In queste zone della Brianza, del varesotto e del comasco, camion carichi di alveari arrivavano anche da molto lontano. Anche molti apicoltori della Valtellina intraprendevano (e intraprendono) questo viaggio … della speranza di un buon raccolto.

Già, perché, specie in Valtellina, la fioritura della Robinia pseudo acacia va bene un anno su cinque, spesso per le condizioni climatiche avverse che sembrano ormai proverbiali. Un po’ come il connubio tra l’arrivo delle giostre a Sondrio e la pioggia primaverile.

È una fioritura che, in genere, inizia alla fine di aprile e si prolunga a maggio. Si dice che fiorisca 40 giorni dopo il ciliegio. Quest’anno invece sembra aver voluto anticipare, complici le giornate di primavera talmente calde da sembrare estive.

Alle api, la robinia piace così tanto che una volta iniziata a bottinarla la seguono sui versanti man mano che fiorisce e pertanto fanno anche molta strada pur di raggiungere gli ultimi angoli dove è ancora possibile trovarla.

La fioritura della robinia rimane l’appuntamento più atteso, è il primo giro di boa dell’annata produttiva. È il primo step al quale si deve comunque giungere con famiglie pronte per il raccolto: devono presentarsi ben equilibrate affinché non sciamino e non disperdano la loro forza riproducendosi. L’apicoltore deve quindi saper dosare gli stimoli allo sviluppo di ogni singolo alveare e allo stesso tempo saper osservare e interpretarne gli istinti.